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Ecco perché ogni laboratorio orafo dovrebbe avere una stampante 3D nel 2020

Nel 2020 le stampanti 3D e i materiali dedicati al settore orafo sono ormai molti. Possiamo anzi dire che quello della gioielleria è uno dei campi dove le tecnologie 3D si sono maggiormente affermate e integrate.

resine per laboratorio orafo img

Ma perché un laboratorio orafo dovrebbe scegliere di utilizzare una stampante 3D?

Cerchiamo intanto di rispondere ad alcune obiezioni che spesso ci vengono rivolte. Quello della stampa 3D è visto da molti come un mondo acerbo e in via di sviluppo. Si tratta in realtà di una tecnologia brevettata nel 1986 che, come tutto ciò che riguarda il digitale, cambia e incrementa le sue possibilità di anno in anno.

Ma l’obiezione più grande è forse un’altra.

Perché modificare il metodo di lavoro di un laboratorio orafo?

Stampa 3D e metodo tradizionale possono coesistere e interagire.

produzione resina fondibile imgQuesta unione consente di incrementare la propria produzione, dato che mentre io lavoro anche la mia macchina lavora per me. Una stampante 3D può stampare prototipi che consentono di vedere e far vedere il prezioso ideato, prima che il progetto sia definitivo, contenendo le spese per i materiali. Può realizzare modelli utilizzabili per la gommatura, sia a freddo che a caldo. Può, infine, stampare oggetti direttamente fondibili, adatti a una vera e propria produzione.

Ma i vantaggi di questa tecnologia riguardano anche le nuove realtà.

Perché inserire una stampante 3D in un laboratorio orafo alle prime armi?

Ai laboratori orafi nascenti la stampa 3D permette di ammortizzare i costi e sperimentare le proprie idee. Con l’aiuto di queste tecnologie è possibile dedicarsi a più progetti, soddisfare le richieste per gioielli personalizzati e dare libero sfogo alla propria creatività. E’ possibile insomma sostenere una mole di lavoro maggiore.

Oltre ai vantaggi economici, la possibilità di passare in breve tempo dal disegno 3D alla realizzazione del prototipo, consente di sviluppare più agevolmente i propri progetti e idee.

Creare prototipi con la stampa 3D

I materiali utilizzati nella stampa 3D sono molti.

Per la prototipazione quello più adatto è la resina, che consente di avere un’ottima risoluzione e di mantenere costi contenuti.

resine per prototipazione Dysterio Design img
Dysterio Design

Possiamo infatti riprodurre un gioiello evitando di utilizzare materiali preziosi, in modo da poter vedere “in anteprima” il nostro progetto, ma anche di mostrarlo a chi, in alcuni casi, lo ha richiesto.

Per questi prototipi si possono utilizzare resine che danno la possibilità di effettuare alcune lavorazioni e modifiche. Ad esempio il laboratorio orafo Dysterio Design utilizzando la resina Formlabs Standard Grey riesce ad assemblare, anche grazie alla realizzazione di filettature, le varie parti stampate dei loro bracciali.

Stampa 3D e gommatura

Sempre con le stampanti 3D è possibile realizzare dei modelli destinati alla gommatura.

resina per gommatura per laboratorio orafo imgLe forme che si prestano maggiormente per questa tecnica possono essere realizzare grazie alla tecnologia SLA, DLP o LCD. Esistono infatti resine che si prestano per la gommatura a freddo, ma anche altre adatte alla gommatura a caldo.

Ad esempio fra le resine Formlabs abbiamo la Standard Grey che può essere utilizzata, oltre che per la prototipazione, anche per la procedura a freddo, mentre la High Temp si presta per quella a caldo.

Materiali per la microfusione

Per stampare modelli direttamente fondibili esistono attualmente due possibilità. Utilizzare una stampante a cera, oppure una stampante a resina che consenta di impiegare materiali adatti alla fusione.

Dysterio Design img
Dysterio Design

Nel primo caso il processo di microfusione è più vicino a quello tradizionale, ma i costi di questa tecnologia sono più elevati.

Con una stampante a resina si possono utilizzare materiali fondibili che spesso richiedono di seguire una specifica curva di fusione, come accade ad esempio alla resina Castable Wax di Formlabs (composta per il 20% di cera).

Un vantaggio di questa tecnologia è però quello di poter lavorare i modelli dopo la fase di stampa, cosa che non è possibile fare con quelli stampati in cera.

Dysterio Design img
Dysterio Design

 I preziosi realizzati in resina possono infatti essere rifiniti e modificati con la cera classica, come dimostrano i lavori di Dysterio Design. Quelli che vedete in foto sono appunto modelli stampati con resina Formlabs Castable Wax e rifiniti in cera.

Queste differenze fra le due tecnologie fanno sì che spesso esse possano coesistere nello stesso laboratorio, integrandosi a vicenda.

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Dysterio Design img
Dysterio Design
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Dysterio Design